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Tenuta la Confina - Parco Regionale del Delta del Po: il nostro Territorio

Viaggio nella quiete

DOVE IL PO INCONTRA IL MARE
Parco regionale del Delta del Po
Parco regionale del Delta del Po
Parco regionale del Delta del Po

Il Parco regionale del Delta del Po

Il Parco regionale del Delta del Po dell'Emilia-Romagna, istituito nel 1988, è un'area protetta che copre circa 54.000 ettari della Regione Emilia-Romagna, estendendosi tra la Provincia di Ferrara e la Provincia di Ravenna.

Il 2 dicembre 1999 il Parco del Delta del Po è entrato a far parte anche della Lista dei Patrimoni dell'Umanità stilata dall'UNESCO e nel 2015 è stato inserito da quest'ultima nel programma MAB, in qualità di riserva della biosfera.

Nel Parco, grazie alla varietà di ambienti, sono presenti oltre 1000 specie di piante e 374 specie di vertebrati, di cui 297 specie di uccelli.
L'area è popolata anche da rettili, anfibi e pesci.

Il Parco comprende al suo interno, oltre a fauna e flora, monumenti storici e luoghi d'interesse particolarmente importanti: l'Abbazia di Pomposa, consacrata nel 1026; la città di Comacchio; la casa dove si fermarono Giuseppe e Anita Garibaldi nell'agosto del 1849; la pieve di San Giorgio, a Campotto; la Basilica di Sant'Apollinare in Classe, consacrata nel 547.

Non esiste un solo modo per visitare il Delta, a piedi, in bicicletta, a cavallo, in canoa e barca, sono solo alcune delle tante attività per scoprire la bellezza di questo territorio.

Ricordiamo l’oramai annuale manifestazione “PRIMAVERA SLOW” , che offre un ricco calendario di eventi, escursioni (molte gratuite) che consentono di visitare tutte le bellezze del Parco del Delta del Po. Per maggiori informazioni: www.primaveraslow.it

Il Parco regionale del Delta del Po dell'Emilia-Romagna, istituito nel 1988, è un'area protetta che copre circa 54.000 ettari della Regione Emilia-Romagna, estendendosi tra la Provincia di Ferrara e la Provincia di Ravenna.

Il 2 dicembre 1999 il Parco del Delta del Po è entrato a far parte anche della Lista dei Patrimoni dell'Umanità stilata dall'UNESCO e nel 2015 è stato inserito da quest'ultima nel programma MAB, in qualità di riserva della biosfera.

Nel Parco, grazie alla varietà di ambienti, sono presenti oltre 1000 specie di piante e 374 specie di vertebrati, di cui 297 specie di uccelli. L'area è popolata anche da rettili, anfibi e pesci.

Il Parco regioanle del Delta del Po comprende al suo interno, oltre a fauna e flora, monumenti storici e luoghi d'interesse particolarmente importanti:

  • l'Abbazia di Pomposa, consacrata nel 1026;
  • la città di Comacchio;
  • la casa dove si fermarono Giuseppe e Anita Garibaldi nell'agosto del 1849;
  • la pieve di San Giorgio, a Campotto;
  • la Basilica di Sant'Apollinare in Classe, consacrata nel 547.

Non esiste un solo modo per visitare il Delta, a piedi, in bicicletta, a cavallo, in canoa e barca, sono solo alcune delle tante attività per scoprire la bellezza di questo territorio.

Ricordiamo l’oramai annuale manifestazione “PRIMAVERA SLOW” , che offre un ricco calendario di eventi, escursioni (molte gratuite) che consentono di visitare tutte le bellezze del Parco del Delta del Po. Per maggiori informazioni: www.primaveraslow.it

Nei dintorni della Tenuta la Confina

Comacchio

La Piccola Venezia

La città di Comacchio, uno dei maggiori centri del Delta del Po sotto l'aspetto paesaggistico e storico, nacque circa 2000 anni fa.

Sorta dall'unione di tredici piccole isole, ha dovuto orientare il proprio sviluppo, sia sul piano dell'urbanistica che su quello dell'economia, sull'elemento acqua; da ciò probabilmente l'epiteto La Piccola Venezia.

Presenta numerosi monumenti e luoghi d'interesse, tra cui il Duomo intitolato a San Cassiano.

L'elemento qualificante del centro storico di Comacchio sono comunque i ponti, poichè che il centro abitato antico sorgeva sulle originarie piccole isole, collegate le une alle altre.

Comacchio è conosciuta anche per i suoi sette lidi, tra i quali il Lido di Spina, che ospita la nostra struttura.

Fra gli eventi principali si segnala la Sagra dell'Anguilla, che richiama ogni anno numerosi visitatori; per maggiori informazioni: www.sagradellanguilla.it.

Abbazia di Pomposa

Uno dei siti culturali e religiosi più visitati ed importanti dell’Emilia-Romagna.

L'Abbazia di Pomposa, situata nel comune di Codigoro in provincia di Ferrara, risale al IX secolo ed è una delle più importanti di tutto il Nord Italia.

Venne consacrata nel 1026 dall'abate Guido.

Fino al XIV secolo l'Abbazia godette di proprietà, sia nei terreni circostanti (compresa una salina a Comacchio), sia nel resto d'Italia, grazie alle donazioni; ebbe successivamente un lento declino, dovuto a fattori geografici e ambientali, quali la malaria e l'impaludamento della zona, causato anche dalla deviazione dell'alveo del Po.

Durante il Medioevo, ebbe una grande importanza per la conservazione e la diffusione della cultura, grazie ai monaci amanuensi che vi risiedevano. Forse non tutti sanno che proprio in quest'Abbazia il monaco Guido d'Arezzo ideò la moderna notazione musicale e fissò il nome delle note musicali.

Nel 1653 papa Innocenzo X soppresse il monastero. Alla fine del XIX secolo la proprietà passò allo Stato italiano ed è attualmente in gestione al Polo museale dell'Emilia Romagna.

Al suo interno si sono possono ammirare Affreschi, Mosaici nella Chiesa oltre a reperti archeologici-religiosi custoditi all’interno del Museo Ecclesiastico.

Ravenna

Città d'arte e di cultura

Ravenna è la città più grande e storicamente più importante della Romagna; il suo territorio comunale è il secondo in Italia per superficie, superato solo da quello di Roma, e comprende nove lidi della riviera romagnola. Nella sua storia, è stata capitale tre volte: dell'Impero romano d'Occidente (402-476), del Regno degli Ostrogoti (493-553) e dell'Esarcato bizantino (568-751).

Per le vestigia di questo luminoso passato, il complesso dei primi monumenti cristiani di Ravenna è stato inserito dall'UNESCO, nel 1996, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanità, come sito seriale "Monumenti paleocristiani di Ravenna".

Fu dotata nei secoli VI e VII e nell'Alto e Basso Medioevo di molti edifici di culto, alcuni dei quali permangono ancora oggi.

La sua lunga storia, testimoniata dalle numerose strutture architettoniche presenti (chiese, basiliche e architetture civili), e la tradizione culturale in essa sviluppatasi, fanno di Ravenna un luogo dall'indubbio fascino.

Oasi di Campotto

Un'immersione nel verde

Il termine Valli di Campotto indica quella parte del Parco regionale del Delta del Po che fa parte del territorio comunale della città di Argenta, nel ferrarese; il nome stesso delle valli deriva da Campotto, la frazione più meridionale del comune di Argenta, compresa nel parco.

La vera e propria Oasi di Campotto (o anche cassa di Campotto) è la cassa di espansione del torrente Idice; essa è stata costruita in epoca moderna in seguito alle bonifiche operate in quelle zone, un tempo paludose. Si tratta di una delle rare zone in Italia in cui nidifica il mignattino piombato.

In questa area, si trova un antico luogo di culto: la Pieve di San Giorgio, fondata nel 569 per volere dell'arcivescovo di Ravenna. Essa è una delle chiese più datate dell'Emilia-Romagna. Oggi la zona in cui sorge l'edificio ricade nel territorio della provincia di Ferrara e la Pieve è dunque il più antico luogo di culto della provincia.

Per maggiori informazioni: www.ferraraterraeacqua.it

Ferrara

Città del Rinascimento

Ferrara è erede di un importante patrimonio culturale del Rinascimento, epoca in cui era capitale di un ducato indipendente sotto la signoria degli Este, e si era sviluppata in un centro artistico e universitario di livello europeo, in cui hanno vissuto personalità importanti.

È anche una città di grande interesse urbanistico in quanto durante il Rinascimento vi furono realizzate le prime grandi progettazioni della storia europea moderna, la più nota delle quali è l'Addizione Erculea, grazie alla quale Ferrara viene considerata dagli studiosi la prima città moderna d'Europa.

L'UNESCO le conferisce il titolo di Patrimonio mondiale dell'Umanità per la prima volta nel 1995 come città del Rinascimento e successivamente, nel 1999, riceve un ulteriore riconoscimento per il delta del Po e per le delizie estensi.

La città ospita importanti centri culturali: la Pinacoteca Nazionale di Palazzo dei Diamanti, il museo Archeologico Nazionale, il museo del Risorgimento e della Resistenza, il museo dell'ebraismo italiano e della Shoah e numerosi altri musei.

Per maggiori informazioni: www.emiliaromagnaturismo.it

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